PROVA SU STRADA QUATTRORUOTESi parte il 2°Luglio, in una giornata che non fa nulla per ricordarci che siamo in estate.
I primi km scorrono veloci, l'abitacolo della Kia Sportage è accogliente. Ben fatto il posto di guida impostato con cura, ma la nostra attenzione è puntata altrove.
Dentro al cofano, in particolare, dove si agita il 1.600 a ciclo Otto dotato dell'innovativo sistema di alimentazione a GPL messo a punta dalla Brc in collaborazione con la stessa Casa coreana.
Si tratta di un motore alquanto raffinato, a inizione diretta, quindi molto efficiente, e dotato di doppio variatore di fare ( aspirazione e scarico ).
La vera novità del sistema Brc ( vedi immagine1 ) p che permette d'inittare il gas ancora in forma liquida direttamente nelle camere di coppio, proprio come avviene per la benzina.
In questo modo non si perde nulla in termini di efficienza; anzi, si riducono ancor più le emissioni di anidride carmobica e gli inquinanti, particolato compreso.
REGOLARE, MA UN PO' PIGRAFin dai primi km, la Sportage si fa apprezzare per la versatilità, la buona disponibilità di spazio e il confort di marcia elevato.
Il 4 cilindri eroga una potenza elevata in relazione alla cubatura ( 135CV, pari a 85CV/litro ), ma ha poca coppia, per di più spostata verso la parte alta del contagiri ( 167 Nm a 4.600 giri/min ): il che è inevitabile, vista l'assenza della sovralimentazione.
Ne consegue che su strada la Sportage si muove sì bene, con regolarità e senza troppo rumore, ma con una certa pigrizia.
E questo indipendentemente dal tipo di caburante utilizzato.
Infatti le prestazioni a benzina e a GPL, ( vedi immagine 2 ) sono praticamente identiche.
Giorno dopo giorno, la Sportage, utilizzata di volta in volta dai giornalisti della redazione e dai collaboratori del Centro prove, continua a fare bene il suo dovere. I pervorsi sono i più svariati.
Città, statali, tangenziali, montagna, ma anche tanta autostrada, con un denominatore comune: il traffico quasi sempre caotico.
In questi primi mesi le critiche riguardano per lo più la scarsa elasticità del motore, problema che si acuisce quando si viaggia a pieno carico e/o in montagna.
Si finisce così per spingere e sfruttarlo di più, con conseguente aumento dei consumi, che possono crescere fino a livelli allarmanti.
Nell'uso normale, invece, le percorrenze sono abbastanza buone, attorno agli 8-10 km con un litro di GPL, qualcosa meno quando si fa tantastrada in città. Il che significa, considerando un prezzo medio del gas do 0,64 euro/litro, spendere circa sette euro per percorrere 100km,
Niente male, considerando che il GPL costa sì molto meno, ma ha anche un potere calorifico ( 5.500 Kcal/litro ) nettamente inferiore a quello della benzina ( 7.700 ) e del gasolio (8.500 ).
L'indicatore del carburante ha una scala limitata ( solo 4 led ), per cui, quando si rimane con una sola lucina accesa, è bene iniziare a guardarsi attorno alla ricerca di un punto di rifornimento.
I distributori non mancano e anche le autostrade sono ben servite, ma con il tappo della benzina sigillato è meglio essere previdenti.
FERMATI DAL SOFTWAREA 20.000km si brucia un abbagliante, una ragione in più per portare l'auti al tagliando di manutenzione programmata.
Due giorni dopo siamo di nuovo in strada. Ma, nel giro di pochi km, si presenta il primo e, anticipiamo subito, unico vero problema riscontrato nell'arco della prova:
il motore a caldo fa fatica ad avviarsi a GPL e, in alcuni casi, si spegne subito dopo improvvisamente e senza ragione. Il difetto si ripete varie volte e così, quando il contachilometri segna 33.500, riportiamo la vettura in un centro di assistenza della Casa coreana. Il contrattempo viene risolto con facilità, riprogrammando la centralina di comando del sistema d'inizione a GPL. Ovviamente non sendiamo nulla, visto che la Sportage, seppur alimentata a gasm conserva la copertura di sette anni ( o 150.000 km ) di tutte le altre Kia. Tornata in forma, la Sportage torna a macinare km.
Si avvicina l'inverno e così sostituiamo i penumatici originali con quattro invernali Kumo, anch'essi di matrice coreana. Il grip sulla bassa aderenza non è male, ma si perde qualcosa in termini di precisione di guida e confort ( rumore ).
Nei due mesi successivi completiamo la prova senza imbatterci in particolari sorprese. Le segnalazioni del diario di bordo riguardano soltanto la frizione, a fine test un pò meno progressiva, e gli innesti del cambio, diventati appena più contrastati.
Come potete vedere ( immagine 3 , lo smontaggio della testa e delle componenti dell'impianto GPL non ha riservato alcuna sorpresa. Una volta rimontata, non abbiamo dubbi, la nostra Sportage potrà fare ancora tanta strada.
IL GAS IN DIRETTA NEI CILINDRIPUNTO DI FORZA della Sportage è l'impianto a iniezione diretta di GPL messo a punto dalla KIA in collaborazione con l'italiana BRC. Il sistema ( vedi immagine 4 ) sfrutta gli stessi inittori e parte dell'impianto di alimentazione della benzina.
Il gas, prelevato in forma liquida dal serbatoio, viene inviato da una prima pompa al distributore e quindi, tramite una seconda pompa ad alta pressione, è inittato direttamente nelle camere di combistione.
I vantaggi ? Una maggiore efficienza, rispetto ai sistemi classici con diffusione in forma gassosa ei collettori, e una riduzione delle emissioni: il particolato, ormai nel mirinodelle Euro 6 anche per i motori a benzina, si riduce di ben 50 volte, mentre la CO2 sempre secondo la Casa, diminuisce del 10%.
Con l'iniezione diretta, poi, non è più necessario l'iniziale, avviamento a benzina, cosa che riduce ulteriormente le emissioni. Anche le altre componenti dell'impianto sono sostanzialmente nuove: il serbatoio del GPL, per esempio, p dotato di sensori ottici per il controllo del riempimento all'80%.
NIENTE USURA SULLE SEDI VALVOLEE' UN VIZIO che non riusciamo proprio a perdere quello di fare a pezzi le auto dopo una prova di durata. Nel caso della Sportage, trattandosi di un test specifico di 500.000 km mirato sul GPL, ci siamo limitati alla testata e alle componenti dell'impianto a gas.
Tutto quello che c'è da vedere e nell'immagine a seguire.
In realtà, non molto, perchè l'auto, se si accettua l'unica defaillance dovuta alla centralina di alimentazione del GPL, non ha avuto alcun problema.
Dunque, ben poca soddisfazione per gli amanti della meccanica: per rimettere in sesto la Sprtage è bastato riprogrammare la centralina con una nuova release del software.
Il problema, secondo i tecnici della BRC, ha interessato soltanto le primissime versioni dell'impianto.
Guardando con attenzione la testata e in particolare le sedi delle valvole, zona tra le più sollecitate della GPL, non abbiamo notato segni apprezzabili di usura nè incrostazioni.
Le pareti dei cilindri non presentano alcun segno di affaticamento e gli inittori sono anche'essi in ottimo stato.
Desta sorpresa, invece, che in un motore cos' raffinato non sia stato previsto il recupero automatico del gioco delle valvole, che conservano i classici bicchierini per la regolazione manuale.
Mancano, ovviamente, alcune componenti tipiche degli impianti GPL classici, come, per esempio, il riduttore di pressione/vaporizzatore.