http://zetacar-autosogno.it/documents/Q ... nviene.pdfL'articolo mette a confronto due diverse modalita' per ottenere un veicolo classificato autocarro (cat. N1) a partire da un veicolo comunemente classificato come autovettura (cat. M1).
Nella prima modalita' l'interessato acquista (o possiede gia') un veicolo inizialmente immatricolato come autovettura e successivamente chiede l'aggiornamento della relativa CdC a seguito della trasformazione in autocarro.
In tal caso si rende applicabile il Decreto MIT n. 326/1996, come riportato in precedenza nella discussione e come opportunamente richiamato nella Circ. prot. n. 4114/M368 emanata in materia dalla DGM il 04/08/2005:
In sede di visita e prova per l'aggiornamento della carta di circolazione, effettuata a norma dell'art. 78 del C.d.S., deve essere verificato, tra l'altro, che la paratia sia correttamente installata (D.M. 25 marzo 1996, n. 326)...
Nella seconda modalita' l'interessato acquista un veicolo nuovo che il Costruttore ha direttamente classificato autocarro (ancorche' con le apparenti sembianze di autovettura) e per il quale ha rilasciato un Certificato di Conformita' secondo le vigenti disposizioni comunitarie in materia di omologazione dei veicoli (Direttiva 2007/46/CE).
La Motorizzazione deve procedere all'immatricolazione sulla base del CoC, che il Costruttore ha responsabilmente rilasciato pur senza collocare alcuna "paratia", in quanto si e' avvalso delle facolta' previste al riguardo nella citata Direttiva.
Il DM 326/1996 e' coerente con il punto 3.2 dell'Allegato II alla citata Direttiva ma e' da considerare incompleto per l'assenza delle deroghe di cui ai successivi punti 3.3 e 3.4.
Dal momento che la Direttiva 2007/46/CE risulta recepita nell'ordinamento nazionale con il Decreto MIT 28/04/2008 (GU 167/2008), tutte le sue disposizioni sono vigenti in Italia e prevalgono su eventuali norme nazionali di discordante contenuto, per le quali determinano l'immediata disapplicazione.
Ergo, possono ben trovarsi in circolazione in Italia autocarri di recente immatricolazione privi di "paratia".